Mettere in piedi un proprio business non è facile. Per crescere e rimanere al passo con la concorrenza è importante seguire strategie ad hoc. Ecco  5 strategie per crescere e innovarsi.

Il mercato delle imprese è in continua crescita. Le PMI oggi formano un gruppo molto eterogeneo e annoverano tanto il parrucchiere quanto le imprese a tecnologia avanzata. Mettere in piedi un proprio business non è quindi semplice ai nostri giorni: la concorrenza è tanta, le innovazioni pure e il fabbisogno della clientela è in continua evoluzione.

Per massimizzare i guadagni e non fallire, le piccole e medie imprese devono stare al passo con i tempi e adottare strategie adeguate che rispondano alle proprie esigenze. In generale, per una PMI è necessario prima di tutto comprendere di quale tipo di innovazione ha bisogno per potersi migliorare: ampliamento del capitale umano, nuova struttura aziendale, nuove metodologie per la progettazione di prodotti, etc. Molteplici sono dunque le strade da poter perseguire.

Con EUD International Foundation abbiamo cercato di individuare 5 strategie che in linea generale sono utili per qualsiasi PMI per crescere e innovarsi. 

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PMI, 5 strategie per crescere e innovarsi: investire sulla digitalizzazione

Nel 2020 l’82% delle imprese con almeno 10 addetti non ha adottato più di 6 tecnologie tra le 12 considerate dall’indicatore europeo di digitalizzazione. Anche se è cresciuta notevolmente la quota di imprese che forniscono sui propri siti web informazioni sui prodotti offerti, le applicazioni digitali più evolute sono ancora poco utilizzate tra le PMI: circa l’8% ha dichiarato di avvalersi di almeno due dispositivi smart o sistemi interconnessi, di robotica e analisi di big data e solo il 4,5% utilizza stampanti 3D nei processi di produzione.

Questi sono i dati raccolti dall’Istat nel suo report annuale “Imprese e ICT” relativo ai comportamenti delle piccole e medie imprese in tema di digitalizzazione. Puntare sul digitale è sicuramente tra le strategie vincenti per qualsiasi business nell’era dell’industria 4.0. Non a caso, infatti, anche il governo italiano ha stanziato 100 milioni di euro per sostenere la Digital Transformation delle PMI. A tal proposito è stata varata una misura economica, il Voucher per consulenza in innovazione, che prevede un supporto finanziario per le imprese che chiedono aiuto a un Innovation manager per rivoluzionare l’organizzazione e la struttura dell’azienda.

La digitalizzazione aziendale è importantissima, in quanto permette anche di rendere più fluidi i processi aziendali su più fronti: favorisce la trasformazione della documentazione cartacea in documenti digitali, fornisce il monitoraggio dei dati relativi ai traguardi raggiunti e che forniscono spunti  per migliorare la produttività, i processi decisionali e le interazioni con i clienti.

È inoltre importante ricordare che esistono diversi strumenti digitali ad hoc che permettono di far guadagnare a un’azienda maggiore visibilità e di creare, nel lungo periodo, una community intorno al proprio brand. 

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PMI, 5 strategie per crescere ed innovarsi: investire nella formazione

Un’altra utile strategia da adottare per la crescita della propria impresa è sicuramente quella di investire su una formazione costante. I lavoratori che sono aggiornati sugli avanzamenti tecnologici e sui nuovi sistemi di lavoro rendono sicuramente un’azienda più competitiva e le permettono al contempo di aprirsi all’innovazione. 

Non basta quindi fermarsi al solo titolo di studio dei propri dipendenti. La formazione consente alle imprese di dotarsi di competenze nuove e trasversali, di avere un personale specializzato e pronto a ricoprire ruoli diversi e a rispondere alle esigenze degli utenti. D’altra parte, fornisce ai lavoratori degli strumenti per far fronte ai cambiamenti del mercato senza restare esclusi, rendendoli in grado di affrontare nuove sfide lavorative.

Ogni impresa dovrebbe puntare quindi a corsi mirati ad hoc per i propri dipendenti, funzionali alla crescita del proprio  business. Le aziende, ricordiamo, possono accedere a finanziamenti ad hoc per offrire una formazione continua e specializzata ai propri professionisti, grazie ai fondi paritetici interprofessionali introdotti dalla legge 388/2000.

Tali fondi possono coprire parte del costo per corsi, seminari, master o in alcuni casi l’intero costo, grazie ai contributi versati dalle imprese ai fondi interprofessionali. L’agevolazione è rivolta non solo alle imprese che decidano di formare i dipendenti, ma anche al titolare o al libero professionista datore di lavoro.

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Design thinking

Nel contesto delle imprese, di recente si parla sempre più di design thinking. È un approccio all’innovazione utile a risolvere problemi complessi utilizzando una visione e una gestione creativa. In origine, il Design Thinking era più che altro un approccio all’innovazione adottato da agenzie e studi di design. Oggi, invece, la sua diffusione sta permeando in settori molto diversi, anche in quelli ritenuti più distanti fino a qualche anno fa.

Il Design Thinking può aiutare le aziende a risolvere problemi organizzativi interni, può accompagnare la progettazione e il lancio di una startup, o ancora può supportare e rendere più efficienti i processi di realizzazione e distribuzione di un prodotto e/o un servizio. 

Sviluppare network e partnership

Una quarta strategia a disposizione delle PMI che vogliono mantenersi competitive sul mercato è quella di partecipare attivamente a una rete e cooperare con altre società o imprese. 

Ampliare la propria rete di contatti attraverso il networking con aziende del territorio e potenziali partner è una delle attività più efficaci per le PMI. Farsi conoscere, partecipare a eventi e fiere di settore e interagire con altre realtà permette, infatti, di aumentare la visibilità dell’azienda creando occasioni per attirare nuovi clienti.

L’importanza di questa strategia emerge anche nel documento, risalente al 2000, della conferenza dei ministri della piccola media e impresa e dell’industria. Un documento certamente datato, ma che comunque fornisce dritte importanti anche per i giorni nostri. Nello stesso, infatti, viene sottolineato che le PMI, al fine di aumentare la propria competitività anche sul mercato globale, possono optare per la partecipazione a raggruppamenti geografici locali.

Nella strategia di raggruppamento le imprese sfruttano i contatti con altre imprese disponibili grazie alla prossimità geografica, nell’intento di avere miglior accesso a nuove idee e conoscenze. Questa strategia può rivelarsi particolarmente importante per le giovani industrie.

Puntare sulla creatività

Il team di lavoro è spesso la chiave che porta alla crescita o alla stagnazione di un’impresa. Assumere i migliori talenti è un investimento prezioso perché aiuta a mandare avanti l’azienda. È importante, quindi, puntare su persone non solo competenti ma anche creative, che possano aumentare il valore del marchio di un’impresa con le loro idee innovative e  stare al passo con i tempi e le esigenze dell’utenza. 

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