L’emergenza sanitaria ha evidenziato le numerose criticità che sussistono nel settore dell’imprenditoria e su cui bisognerà lavorare per affrontare le sfide del futuro. Post covid e imprese: quali opportunità cogliere.

Il 2020 è stato un anno difficile non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico. Tanti i settori che hanno dovuto fronteggiare le dure conseguenze del lockdown. Tra questi, le PMI sono state sicuramente il segmento industriale più colpito. Successivamente alla Fase 1, quella risalente al periodo Marzo-Aprile 2020, nove imprese su dieci, infatti, hanno subito un rallentamento o la sospensione delle proprie attività, riscontrando problemi di illiquidità o di liquidità precarie.

Molte imprese, soprattutto, hanno dovuto fare i conti con mancanze a livello organizzativo e produttivo. Mancanze che hanno così evidenziato quali siano gli aspetti su cui le aziende dovrebbero lavorare per prepararsi alle sfide del futuro.

In quest’ottica, dunque, le imprese devono cogliere – come ha sostenuto anche Carlo Roblio, presidente della piccola industria confindustria – le opportunità che la pandemia ha posto in essere, per promuovere la crescita dimensionale, economica e culturale d’impresa. Ma quali sono queste possibili opportunità? Vediamole insieme. 

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Opportunità per le imprese nel post Covid: nuovi modelli di business 

In linea generale il post Covid sarà un’utile occasione per le imprese per ripensare il proprio modello di business. La parola d’ordine è quindi innovarsi, come viene anche evidenziato nel report redatto da Intesa San Paolo in collaborazione con Deloitte e Confidustria –I bisogni delle PMI per la ripresa post-Covid – che analizza la crisi causata dalla pandemia come opportunità per evolvere i paradigmi aziendali. Cambiare l’assetto produttivo, organizzativo e commerciale aiuterà le imprese a posizionarsi meglio sul mercato. Un mercato che è in continua evoluzione dopo l’emergenza sanitaria che ha cambiato le abitudini e le necessità delle persone. 

Opportunità post Covid: digitalizzazione, nuove tecnologie ed e-commerce 

Ripensare al proprio modello di business significa soprattutto investire sul digitale e sulle nuove tecnologie. La digitalizzazione, infatti, sarà uno degli strumenti essenziali per sopravvivere allo tsunami causato dal Coronavirus.

Il Covid-19 ha evidenziato come la tecnologia possa garantire in tempo rapido maggiore efficacia commerciale, operativa e anche strategica. Il digitale ha permesso di conoscere meglio i gusti e le necessità dei clienti, analizzare i dati e ha consentito alle imprese che avevano già avvitato il processo di innovazione a riguardo, di restare operative in qualunque circostanza e in qualsiasi luogo.

Sfida e al tempo stesso opportunità per le PMI, dunque, nel post Covid, sarà quella di puntare anche all’IT e cogliere tutte le occasioni che questo settore mette loro a disposizione. Importante sarà anche tenere conto dell’e-commerce. La pandemia ha infatti rivoluzionato radicalmente il modo in cui i consumatori acquistano, portando il trend dello shopping online a livelli mai visti prima. L’e-commerce si configura, quindi, come una straordinaria opportunità da raggiungere, ora più che mai, dal momento che vi è un ampio bacino di utenti sempre più propenso ad acquistare sul web.

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Riconversione della linea produttiva

Subito dopo la Fase 1 molte aziende hanno reagito alla crisi con una riconversione degli impianti per la produzione di dispositivi di protezione individuale. Secondo un’indagine realizzata da Ranstand Professionals, anche se per la maggioranza dei settori la riconversione della propria linea di prodotti ha rappresentato solo una modalità temporanea per fronteggiare la pandemia, dall’altra è anche vero che per altri settori, come quello tessile e chimico, la riconversione ha aperto nuove opportunità di business che saranno stabili anche nel post Covid. 

Stesse prospettive e percentuali simili – all’incirca il 66% – per le imprese del settore plastico. La domanda di distanziatori in plexiglass si annuncia, infatti, importante anche nei prossimi mesi.

Puntare dunque sulla riconversione delle proprie linee produttive, sarà un opportunità di crescita per alcune imprese che potranno così ideare anche eventualmente nuove startup in linea con le necessità dell’emergenza sanitaria.

Smart working

Cambiare le modalità di svolgimento del lavoro e quindi rivoluzionare il modello operativo sarà un’altra importante opportunità da cogliere nel post Covid. Questo significa anche continuare ad adottare lo smart working ove possibile e nei limiti consentiti. Lo smart working non è solo lavorare da casa, ma è un’occasione per ripensare l’azienda, guadagnare produttività e umanizzare il lavoro. Lo smart working è un lavoro per obiettivi, è lavoro intelligente in cui si costruisce un legame di fiducia tra maggiore libertà del lavoratore in cambio di maggiore responsabilità. 

Dall’analisi dell’Osservatorio del politecnico di Milano inerente lo smart working emerge infatti come i lavoratori agili siano decisamente più soddisfatti rispetto alla media dei lavoratori tradizionali in merito a carriera e crescita professionale, smentendo così tutti i timori legati all’applicazione di questo modello. Lo smart working, inoltre, porterebbe vantaggi  anche nella possibilità di gestire la vita privata: a beneficiarne maggiormente le lavoratrici donne. Sono queste ultime, infatti, ad aver espresso un livello di soddisfazione maggiore rispetto alle lavoratrici tradizionali che a volte sono costrette purtroppo ancor a scegliere tra carriera e famiglia. Le lavoratrici in smart working sono risultate quindi più soddisfatte della media per la capacità di gestire la vita professionale e privata.

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Sostenibilità

Sostenibilità: è questa la parola chiave che potrebbe guidare le imprese post Covid nella definizione delle proprie strategie. Già prima dell’emergenza, circa 1 azienda su 2 vedeva la sostenibilità come elemento di vantaggio competitivo e i dati pubblicati a inizio 2020 da ISTAT relativi al censimento delle PMI confermano questo trend.

Le imprese nel post Covid dovranno cogliere l’opportunità di puntare sulla sostenibilità intesa sia come attività economica per ridurre l’impatto ambientale sia come investimento in nuovi modelli operativi più snelli, ma anche come sostenibilità sociale, ovvero introduzione di logiche di welfare aziendale a beneficio dei dipendenti dell’impresa. 

Nuove partnernership e agevolazioni 

In tale prospettiva di rinnovamento le imprese non devono dimenticare di avere la possibilità di accendere ad incentivi giusti, presentati dal decreto Cura Italia, e organizzare così un piano di investimenti ad hoc per le proprie attività. Tutti gli attori economici si stanno preparando per supportare l’imprenditoria nazionale e accompagnarla nel percorso di trasformazione con i mezzi necessari a garantire la crescita delle PMI italiane, eccellenze in tutto il mondo e la loro competitività nel medio-lungo termine. Le imprese dunque dovranno cogliere questa opportunità per affiancarsi a soggetti terzi e creare nuove partnership.

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